La Missione

 

Il nostro centro nasce per rispondere a molte esigenze specifiche di giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico e disabilità intellettiva.

 

  • Eseguire Trattamenti appropriati
  • Offrire un contesto di vita, una piccola comunità, da abitare in funzione della qualità di vita
  • Costituirci Snodo della rete di interventi svolti in sedi diverse
  • Fornire un Supporto adeguato alle famiglie
  • Dare un Apporto culturale e civile al territorio, in termini di rispetto e valorizzazione delle persone con disabilità mentale grave
  • Farci portavoce dei bisogni dei nostri utenti, sollecitando adeguatamente gli enti addetti all’organizzazione di strutture e percorsi sempre più appropriati per ogni stagione di vita, nell’ottica di un Progetto di vita.

 

Il Progetto di Vita e il Centro diurno, protagonista nel realizzare tale Progetto, per giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico (e disabilità intellettiva) interviene[1] sulla Qualità di Vita, comprensiva di:

  1. Benessere Fisico
  2. Benessere psicologico (e materiale e spirituale), inclusa la dimensione dell’autodeterminazione (preferenze, scelte e partecipazione attiva)
  3. Relazionalità interpersonale piacevole
  4. Inclusione sociale piacevole
  5. Comportamenti finalizzati nell’ambito di attività utili (a maturare/migliorarsi e alla comunità) e nell’ambito del tempo libero (per rilassarsi e stimolarsi piacevolmente)

 

 

  1. Benessere fisico

Offerta dei supporti necessari a soddisfare i bisogni primari (alimentari, minzione, caldo-freddo, evacuazione, stanchezza, bisogno di ambiente meno sensorialmente stimolante, dolore) secondo le caratteristiche personali

Anche a fronte di eventuali caratteristiche o rischi legati a certi fenotipi o a condizioni cliniche spesso complesse, collaborazione tecnica (con funzione di case-management) alla scelta, alla ricerca e all’attuazione degli interventi medici (preventivi e curativi) più appropriati (es. analisi degli indici di dolore –compresi quelli comportamentali-, monitoraggio dei vari indici di salute, visite mediche tempestive, reclutamento di specialisti formati e informati, esami ematici ed ECG in struttura col supporto del personale conosciuto, visite specialistiche in struttura, cura della concertazione degli interventi e dell’informazione adeguata agli specialisti esterni, assessment psicologico-psichiatrico e scelta quanto più adeguata e monitorata della farmacoterapia psichiatrica, videomodeling per la desensibilizzazione a azioni mediche necessarie ma ansiogene)  

Attività fisica comprensiva di attività in palestra (es. con attrezzi tipo cyclette, tapis-roulant, ellittica, spalliera, palle, ping-pong, canestro, porta da calcio), camminate, eventuale attività aerobica o sportiva

Opportunità di un contesto attento a dieta, sicurezza degli ambienti (con attenzione alle caratteristiche comportamentali degli utenti), sicurezza con eventuali supporti negli spostamenti, azioni di contrasto agli eventi disfagici, azioni di buona gestione di situazioni di caso con malattia contagiosa, gestione appropriata e dignitosa di eventuali contenimenti (es. in fase di scompenso comportamentale).

Opportunità di un’attenzione e di un lavoro finalizzati alla cura di sé (ambito che coinvolge anche il benessere emotivo e l’inclusione sociale): naso libero, assenza di prurito, di odori spiacevoli, o di sensazioni spiacevoli legati alla scarsa igiene dentale, genitale, anale, del cuoio capelluto.

  1. Benessere psicologico

Offerta costante di opportunità (es. ambienti con determinate caratteristiche sensoriali o sociali, tipologia attività, tipologia dell’offerta -calendarizzata/prevista o dipendente dalla disponibilità del momento) conformi agli esiti di un assessment dei contesti e delle attività desiderate/preferite. L’offerta prevede mediatori spesso apprezzati (es. musica, animale, acqua/piscina, espressione artistica, video, altre esperienze sensoriali), spazi particolari (es. stanza multisensoriale o relax, spazi per un lavoro individualizzato, spazi con postazioni tipo Teacch, spazi interni ed esterni per muoversi), un’organizzazione semistrutturata (eventualmente con agende/schedule visive personalizzate), spazi accessibile con le proprie cose (vd. benessere materiale), opportunità esterne al Centro (es. pulmino su cui fare viaggi, maneggio, piscina, giardini, negozi e Centri commerciali, musei, ristoranti). 

Offerta di (operatori=) un ambiente sociale sereno, gioioso, disponibile, rispettoso, riconoscente/gratificante, adeguatamente stimolante, capace di comunicare in modo personalizzato (personale selezionato, formato, supportato rispetto alla motivazione e al benessere sul lavoro).

Offerta quotidiana di numerose scelte (sia in direzione di un diniego della proposta, sia in direzione di una scelta fra più opzioni) e di verifica del benessere (“come stai? sei contenta? ti piace? ti è piaciuto?”) (vd. Autodeterminazione) anche nella prospettiva di una esplorazione vocazionale

Offerta di un supporto pratico, emotivo e psicologico ai familiari, principali caregivers

Offerta di ambienti belli e confortevoli

Offerta di un’analisi costante e gestione tecnica tempestiva delle personali espressioni di benessere e malessere (anche attraverso comportamenti problematici)

Opportunità di promuovere la resilienza (es. promozione di un’attitudine mindful e centrata sulle emozioni positive) e di ricevere un supporto psicologico, quando necessario

Offerta di un’esposizione continua a nuove opportunità che, mentre abbassano l’ansia, fanno scoprire al soggetto con autismo nuovi ambiti di piacere e soddisfazione

Offerta di opportunità per rispettare ed alimentare una dimensione spirituale (es. celebrazioni adattate, in cui ricevere una benedizione personale a turno, partecipare adeguatamente e serenamente a un rito comunitario, tematizzare vita, sofferenza e morte); celebrazione/festeggiamento dei compleanni 

 

  1. Relazionalità interpersonale

Offerta di interazioni sociali piacevoli (e appropriate alle preferenze personali dell’assistito): interazione uno a uno (a volte solo fisica –massaggio, gioco fisico, ballo- o sensoriale) e/o conversazione piacevole, mediate da supporti visivi (es. fotografie o video), oggetti (es. oggetto sensoriale, strumento musicale, gioco, libro, ecc.). Si intenda operatore-assistito, anche se viene ricercata, sollecitata e rinforzata anche l’interazione piacevole, collaborativa e/o affettuosa, tra due assistiti.

 

 

  1. Inclusione sociale

Offerta di momenti di vita comunitaria (es. attività di gruppo, mensa, uscite, momenti di transizione).

Offerta di ricorrenti uscite e contatti con altri contesti (oltre alle giratine in pulmino, maneggio, piscina, giardini, negozi e Centri commerciali, ristoranti e musei, anche introduzione di nuove destinazioni, incontri in altri Centri, in luoghi dove si organizzano eventi via via diversi) e altre persone (coinvolte tramite progetti particolari, con parrocchie, associazioni, altri Enti). Si sollecita la partecipazione attiva (es. ordini al banco, posizionamento oggetti nel carrello, pagamento, scambi di cortesi, ecc.)

Occasioni per imparare a fare (e godere di) giochi da tavolo in piccolo gruppo

Offerta di occasioni per far stare bene insieme i familiari degli assistiti

 

  1. Sviluppo personale, rispetto all’acquisizione di comportamenti funzionali ad acquisire maggiori gradi di libertà e possibilità di fruire di esperienze occupazionali

Offerta di opportunità per crescere in: autocontrollo comportamentale, adeguatezza comportamentale (es. buona educazione), flessibilità, apertura sociale, comunicazione/condivisione, abilità motorie e cognitive, competenze nell’ambito della collaborazione domestica e delle autonomie personali. Ciò viene fatto con l’utilizzo di efficaci tecniche di insegnamento e modificazione del comportamento (tecniche comportamentistiche, con supporti visivi, con tablet, con videomodeling, ecc.).

Offerta di opportunità per “coltivare” competenze (es. lavorazione di certo materiale o certa oggettistica, ricamo).

Supporto alle famiglie per sentirsi meno sole, per supportarle con consigli e indicazioni e per facilitare la generalizzazione degli apprendimenti del congiunto assistito e per favorire uno sguardo lungimirante che sappia muoversi per tempo per favorire il processo di individuazione-separazione-indipendenza del figlio che potrà godere in futuro di contesti di vita (per esperienze di sollievo o come residenza) senza genitori.

 

 

 

Tutto questo comporta un ingente lavoro “dietro le quinte”, che comprende anche:

 

Cura della Cartella clinica

Cura dell’inserimento e delle dimissioni degli utenti

Organizzazione del Servizio, anche in relazioni a imprevisti ed emergenze

Cura delle riunioni e discussioni di equipe

Cura i sistemi di monitoraggio delle attività

Realizzazione incontri funzionali al clima interno

Realizzazione Incontri funzionali alla stesura e alla revisione continua dei PRI

Realizzazione Incontri con famiglie (per gestire PRI, novità, emergenze, ecc.)

Gestione Formazione Obbligatoria e Continua

Gestione sito internet, Carta dei Servizi, suggerimenti e reclami

Gestione Tirocini

Gestione del personale: colloqui, gestione richieste, Ferie/Permessi/Visite Mediche

Gestione documentazione: PRI, Monitoraggi comportamentali, Strumenti di osservazione e valutazione

Gestione dell’assessment clinico

Organizzazione eventuali sostituzioni dipendenti

Gestione ordini e allestimento materiali e arredi

Gestione richieste delle famiglie

Gestione di medicheria e farmaci

Sporzionamento dei pasti secondo HACCP

Gestione flussi informativi

Contatti con gli altri membri della rete di aiuto (assistenti sociali, medici, psicologi, Scuole, Enti dedicati al Trasporto sociale, ecc.)

Gestione nuovi eventuali inserimenti lavorativi

Organizzazione uscite ed eventi (es. feste natalizie, festa pre-estiva, Giornata Mondiale Autismo)

Gestione Sistema Politica e Sistema Qualità (richieste per l’accreditamento e per l’ISO 9001)

Gestione delle azioni di miglioramento

Gestione (progettazione, attuazione, rendicontazione) progetti di miglioramento (ad es. con Enti bancari o filantropici)

Gestione azioni di sensibilizzazione territoriale e culturale (finalizzati all’inclusione)

Organizzazione e coordinamento Consiglio di Amministrazione e Assemblea dei soci formati prevalentemente dai genitori

Cura del rispetto del Codice etico ed eventuali provvedimenti disciplinari

Gestione risorse materiali, manutenzione ordinarie e straordinarie.

Cura dei rapporti con la ASL e altre Istituzioni (Quartiere, Comune, Società della Salute, Regione, rappresentanti politici, ecc.).

Cura dei rapporti con le altre realtà del settore.

Cura la privacy

 

[1] ISS (2023). Raccomandazioni della linea guida sulla diagnosi e sul trattamento di adulti con disturbo dello spettro autistico.